giovedì 8 novembre 2012

Fotografare senza permesso richiede qualche scusa

Fotografare senza permesso richiede qualche scusa:

Dai fotografi più acclamati all’ultimo dei principianti, pur conoscendo diritti e doveri, indipendentemente dall’etica e dalla professionalità, chi ama fotografare la strada con tutto quello che la attraversa, e in generale soggetti che non hanno firmato liberatorie per concedere il proprio consenso, si trova spesso al cospetto di mani protese in gesto di difesa, volti contrariati o coperti, quando non si mette proprio brutta, con l’impellente necessità di inventare una scusa, per riuscire a strappare il consenso o quanto meno evitare ‘rappresaglie’ e denunce. Fotografare qualcuno senza il suo permesso, richiede sempre riflessi pronti, e una buona scusa qualora le cose si mettano male, anche se in genere ognuno improvvisa sul momento lasciandosi ispirare dal contesto…
Condividendo la stessa passione di Vivian Maier, pur non ottenendo gli stessi risultati, mi è capitato di fotografare per la strada ad un signore anziano un po’ imbarazzato/infastidito dalla cosa, e ancor prima che questo potesse chiedermi spiegazioni, ho sfoderato un sorriso nostalgico insieme alla scusa che assomigliava così tanto a mio zietto da non riuscire a resistere alla tentazione. Forse non ci ha creduto ma ha sorriso e mi ha lasciato la foto.
Più di una volta ho anche usato il pretesto dell’entrata in campo involontaria, o quella dello scambio di persona. Non sono certo originali ma in genere associate alla mia faccetta tosta funzionano. Thomas Leuthard ha messo a punto addirittura una lista delle sue “scuse migliori“, qualcuno davvero geniale, ispirando il tentativo analogo messo in video dal turista coreano Eric Kim in giro con la sua Leica M9. Voi in genere come vi comportate in situazioni del genere e soprattutto quale è stata la scusa più convincente?.
Thomas Leuthard come Thomas Fuller è convinto che “Bad excuses are worse than none” e la sua lista annovera le scuse più ‘classiche’ insieme a quelle più spudorate, fantasiose, ironiche…
    “I’m a tourist and document life in the city” “Do you know Bruce Gilden? He is even worse…” “Do you know Vivian Maier? If you kill me, your photo will be release to public…” “You should see Eric Kim, he is a creepy Korean tourist with a Leica M9…” “I work on the 100 Strangers project…” “I love your beautiful eyes…” “You are hot. Can I have your phone number…?” “You look like my grand mother…” “I’m a talent scout. Do you want to become famous…?” “I’m a famous photographer looking for new models…” “I want to marry you…” “Elvis is alive…” “You look like Osama Bin Laden…”

Via | Thomas Leuthard - Eric Kim -
Fotografare senza permesso richiede qualche scusa é stato pubblicato su Clickblog.it alle 16:26 di giovedì 08 novembre 2012. Leggete le condizioni di utilizzo del feed.




Nessun commento:

Posta un commento